Durante l'età del Rame (3500 - 2200 a.c.) diversi aspetti
culturali si incrociano in Piemonte e gli usi funerari testimoniano la
formazione di élite dominanti distinte da ricchi ornamenti. Tra i
ritrovamenti ricordiamo l'ascia da battaglia di Carentino, i pugnali in
selce alpina di Frassineto, Villa del Foro e Sant'Agata Fossili e poi
man mano sempre più metallo: pugnali, asce ed alabarde.
Nell'antica età del bronzo (2200 - 1700 a.c.) la densità
demografica è ancora molto bassa, ma con la media e recente età del
bronzo (1700 - 1200 a.c.) si verifica una progressiva occupazione di
terrazzi fluviali (Acqui Terme, Castel Ceriolo, Castellazzo) e alture
dotate di visibilità sul territorio (Monte Castello, Tortona,
Guardamonte) con un popolamento sparso e con forme economiche semplici.
Agricoltura e controllo dei percorsi fluviali e di crinale, con
sfruttamento dei pascoli in quota. Importantissimo in questo periodo è
il passaggio dall'inumazione alla cremazione secondo il rito della Cultura dei Campi di Urne. La tomba di Alessandria
(loc. Cascina Chiappona) ne rappresenta una delle più antiche
attestazioni (1450-1350 a.c.) e testimonia l'omogeneità di queste
popolazioni e quelle d'oltralpe. In questo periodo si formano gruppi
culturali ben caratterizzati: Cultura di Canegrate e Facies Alba-Solero
che a cavallo tra la fine dell'età del bronzo e l'inizio dell'età del
ferro daranno origine ai principali popoli preromani (proto-celti)
dell'Italia nord-occidentale: Insubri, Taurini, Salassi e Liguri (o
Liguri dell'età del ferro). (1) Il legame con le aree transalpine della
cultura dei Tumuli, già evidente durante l'età del bronzo negli
ornamenti e negli armamenti indica anche dal punto di vista linguistico
la partecipazioni di queste popolazioni alla famiglia delle lingue celtiche
a cui appartiene anche il Ligure (2). La fine dell'età del Bronzo è
caratterizzata dal consolidarsi del controllo delle vie di comunicazione
fluviali e terrestri tra costa ligure, pianura padana e aree
transalpine al cui centro si trova appunto il nostro territorio:
necropoli di Morano sul Po, Insediamenti di Montechiaro, Montecastello,
Guardamonte, Fonti di Villaromagnano.
Il ruolo strategico dell'alessandrino è ancora più evidentedurante l'età del ferro.
Gli etruschi favoriscono la crescita delle popolazioni celto-liguri
locali con un sistema commerciale tra l'etruria padana e centri
proto-urbani di Golasecca. Gli insediamenti più importanti sono quelli
di Tortona, Montecastello, Frascaro e Villa del Foro. La fondazione
sulla costa di fondazioni coloniali etrusche a Genova e Savona
(ricordate dalle fonti romane come "empori dei liguri") però ostacola le
popolazioni locali a formare centri urbani, a creare un'aristocrazia
locale e un sistema autonomo di scrittura (3)
Con l'arrivo dei gruppi Celtici transalpini finisce il breve periodo del sistema commerciale etrusco in quest'area,
Prosegue in 3) Storia antica: il periodo Celtico
Leggi la prima parte: 1) Storia antica: paleolitico e neolitico
1) Ligures Celeberrimi, 2004, pag 11.21)
2) "Archeologia in provincia di Alessandria", Marica Venturino Gambari, pag.9
3) "Archeologia in provincia di Alessandria", Marica Venturino Gambari, pag.10
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